il tema centrale di questa nostra conversazione è il crescere insieme ai figli ,allora il desiderio di avere un figlio ha radici lontanissime, addirittura possiamo dire, e questo è particolarmente evidente nelle bambine, che fin dai primi anni di vita la bambina gioca con le bambole, costruisce situazioni relative alla famiglia, si sente madre .
Naturalmente sono delle fantasie dei giochi infantili in cui la bambina si proietta nel mondo adulto, vedendo se stessa come la madre, ma è solo durante l’adolescenza, con la maturazione fisica e sessuale, che si raggiunge la potenzialità di avere un figlio e al termine dell’adolescenza ci si identifica con i genitori e in qualche modo sia in grado di prendersi cura del futuro bambino durante l’attesa che cosa succede durante l’attesa avvengono dei grandi cambiamenti non solo nella mente della madre ma anche del padre cioè hanno delle aspettative su come sarà questo bambino hanno delle preferenze e cominciano progressivamente a rappresentare a vedere se stessi come genitori però nello stesso tempo sono anche in grado di costruirsi nel corso della gravidanza un’immagine del figlio e spesso la madre nei momenti di attesa si rivolge al proprio figlio come se fosse realmente presente lì dialoga con lui gli dà un soprannome è l’aspetto interessante è che addirittura la madre cerca di interpretare i movimenti possiamo dire del bambino del feto dentro di lei attribuendo dell’intenzionalità come dire a oggi sei di buon umore ti muovi sei contento oppure oggi non ti fai sentire allora questo possiamo dire è l’immagine del bambino che comincia a costruirsi nella mente della madre poi vi è quello che noi potremmo definire il bambino immaginario ossia il bambino attorno a cui la madre ma il padre comincia ad avere delle fantasie delle attese la scelta del nome dovrà essere in un modo in un altro che cosa si attendono da lui un aspetto da tener presente riguarda le modificazioni che si verificano anche a livello cerebrale anche il cervello cambia la donna si prepara ad incontrare il figlio a poter interagire con lui a sintonizzarsi con lui e gli ormoni della gravidanza favoriscono dei grandi cambiamenti cioè si attiva quello che noi chiamiamo il sistema cerebrale e materno soprattutto certe aree che hanno a che fare con la sintonizzazione e la regolazione affettiva e questo stato d’animo particolare sarà fondamentale anche dopo la nascita del bambino dopo la lunga attesa il bambino finalmente arriva e possiamo dire si confrontano le aspettative dei genitori con il bambino in carne e ossa davanti a loro direi che la ricerca negli ultimi anni ha modificato sostanzialmente l’immagine che noi avevamo del bambino freud ad esempio parlava del neonato come un essere chiuso all’interno del mondo la situazione è cambiata profondamente perché la ricerca ha messo in luce che il neonato fin dai primi giorni di vita a un funzionamento molto complesso ad esempio il neonato è in grado di riconoscere mettendo su un batuffolo di ovatta l’odore materno confrontato con un’altra donna il bambino si rivolge significativamente il neonato verso quello della madre per cui ha delle capacità olfattive nello stesso tempo se gli si dà un ciuccio mamme lonato diverso da quello che normalmente viene usato il neonato una volta egli si fa vedere sullo schermo un ciuccio normale 1 ma melo nato è in grado di rivolgersi significativamente verso il ciuccio mamme lonato come dire che attraverso gli stimoli sensoriali nella bocca e poi in grado di trasferire tutto questo sul piano visivo e questo dimostra un funzionamento complesso ma quello che è ancora più interessante riguarda le ricerche che sono state fatte da un gruppo americano che fa riferimento a melzo che ha messo in luce che fin dalle prime ore di vita il neonato è in grado di imitare le espressioni dell’adulto naturalmente l’adulto si deve mettere ad una distanza di 20 25 cm perché il neonato ancora non ha la capacità di mettere a fuoco oggetti al di fuori di questa distanza per cui a 25 centimetri il neonato è in grado non solo di riconoscere certe espressioni facciali dell’adulto ma è anche in grado di ripetere tutto questo imitando il comportamento dell’adulto e quello che è interessante è questo rapporto di reciproco come possiamo dire di reciproca imitazione ossia la madre guarda le espressioni facciali del bambino e le ripete a sua volta il bambino guardando la madre ugualmente ripete è l’espressione della madre e si comincia a costruire la relazione altro aspetto che diventa importante è lo scambio affettivo lo scambio affettivo fra il bambino e la madre sono in grado di condividere degli stati d’animo ossia gli stati d’animo piacevoli indicano che l’interazione e lo scambio è positivo per cui entrambi possono continuare se invece il bambino esprime fastidio tensione piange e così via la madre si rende conto e utilizza questi segnali affettivi nel bambino per cambiare il suo comportamento eventualmente rassicurare e proteggere il bambino è in queste fasi si crea quello che viene definito nelle ricerche in campo infantile l’alternanza dei ritmi ossia una volta è attivo il bambino e la madre è in attesa poi quando diventa attiva la madre e il bambino rimane in attesa questo si vede molto bene durante l’assunzione per cui quando il bambino succhia la madre rimane in attesa nel momento che il bambino prende fiato durante la pausa la madre interagisce comincia a parlare questo è interessante perché sono le prime forme di scambio sociale e si crea un ritmo che poi è un ritmo e uno scambio che noi vedremo anche nelle fasi successive ed è anche alla base del dialogo fra le persone perché se entrambe parlano contemporaneamente non ci si può capire per cui quando parla uno l’altro sta ascoltare e viceversa