La tirannia in età evolutiva: il bambino tiranno

LA TIRANNIA IN ETA’ EVOLUTIVA: BAMBINI DISPOTICI O VITTIME INNOCENTI?

CHI E’ IL BAMBINO TIRANNO?

La tirannia in età evolutiva caratterizza un quadro comportamentale con cui il bambino si contrappone all’autorità genitoriale, adottando condotte di soprusi e angherie. Tra le caratteristiche del bambino tiranno c’è quella di un forte vissuto di rabbia e aggressività che il piccolo esprime soprattutto con la attuazione di atteggiamenti esasperati con cui sfida e mette alla prova la autorità paterna, facendo vivere al caregiver un vero e proprio senso d’impotenza.Il genitore lamenta la sensazione di una totale incapacità ad arginare la violenza del figlio da cui ne consegue un vissuto di frustrazione e rabbia verso il bambino perchè non lo fa sentire un genitore autorevole e oggetto di amore. Dunque, si potrebbe dire che il bambino tiranno è un bambino-re ?, un re illegittimo, dal momento che regna come un bambino fraudolentemente adulto, come padrone assoluto e onnipotente (Ciccone A,2012).

DIVENTARE GENITORE COMPORTA UN ATTO Di AMORE VERSO IL BAMBINO ?

Diventare genitore comporta una profonda riorganizzazione della propria vita pratica ma soprattutto di quella interiore. Infatti, assumere il ruolo genitoriale inevitabilmente porta alla mobilitazione di emozioni profonde legate al proprio mondo infantile, vissute nel ruolo di figlio nella relazione con i propri genitori. Questo carico emotivo inevitabilmente condizionerà il rapporto con il futuro figlio, nel senso che, sia durante la attesa e ancor più dopo la nascita, inevitabilmente il neo-genitore riverserà sul proprio bambino, inconsapevolmente, le proprie aspettative, le fantasie e i desideri più forti. Tutto ciò però dovrà condizionare solo in parte la relazione tra bambino e genitore, in quanto, assume vitale importanza per un sano sviluppo psicologico del bambino che il neo-genitore riconosca e rispetti i bisogni del figlio, permettendogli pian piano di manifestare il proprio Sè.

 

La persona che ha un reale desiderio di diventare genitore, compie un atto d?amore nei confronti del nascituro a partire dal suo concepimento: da quel momento in poi lo individuo rinuncia in modo importante ad una parte di sè, del suo narcisismo, quindi alla soddisfazione dei suoi bisogni, per anteporre a questi quelli del figlio. Il genitore riesce a compiere tale rinuncia perchè il suo senso di appagamento e gratificazione passa per la condizione di benessere psicologico vissuto dal proprio figlio. Questo processo è di vitale importanza per un adeguato sviluppo emotivo del piccolo, in quanto, in assenza di questo incontro emotivo tra il bambino e il neo-genitore, per questo ultimo sarà impossibile riconoscere i reali bisogni del piccolo e darsi a lui ed amarlo per ciò che lui è.

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Il bambino tiranno
Come si educa un bambino tiranno?

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