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La tirannia in et? evolutiva: il bambino tiranno 2 PARTE
DIETRO LA TIRANNIA INFANTILE C?E? UN GENITORE CHE NON RICONOSCE I BISOGNI DEL FIGLIO
Cosa impedisce ad un individuo che sceglie di diventare genitore, di porsi in modo amorevole ed empatico verso il figlio? In alcuni casi i tempi di maturazione affettiva degli individui non vanno di pari passo con le esperienze che gli stessi vivono in et? adulta. In altre parole, pu? accadere che alcune persone che scelgono di diventare genitori non siano riuscite fino a quel momento a maturare il rapporto con i propri genitori ponendosi nei loro confronti come figli adulti. Ci? significa che questi neo-genitori, non avendo risolto i loro conflitti emotivi originati nell?infanzia dal rapporto con le figure genitoriali (non hanno attuato un processo di separazione affettiva dai riferimenti emotivi primari che ha impedito la strutturazione di una salda identit? personale), nel senso di non aver acquisito coscienza e di non aver risolto quelle mancanze emotive, ?utilizzeranno? il proprio figlio per farlo: proiettando inconsciamente su di lui i loro desideri e sentimenti, cercheranno di soddisfare i bisogni loro invece di essere loro ad appagare quelli reali del figlio. Delegare al piccolo un simile fardello emotivo significa costringerlo a rinunciare ad essere se stesso nel ruolo di bambino! In questi casi il figlio dovr? fare l?impossibile per far sentire il genitore un caregiver idoneo e apprezzato; insomma un buon oggetto d?amore. Infatti, se ci? non avverr? il genitore svilupper? ostilit? e odio verso il figlio, che come un boomerang agir? gli stessi sentimenti negativi verso il caregiver, mediante l?attuazione di condotte aggressive e violente di tipo tirannico. In tal modo si ripeter? il fallimento del legame genitore-bambino (Ciccone, 2003; 2012) vissuta nell?infanzia dal proprio genitore.
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GLI EFFETTI DEL LEGAME D?ATTACCAMENTO TRANSGENERAZIONALE SULLA RELAZIONE GENITORE-FIGLIO
Il genitore che ha sperimentato un legame d?attaccamento non sicuro con i propri genitori, inconsciamente, trasmetter? tale vissuto nella relazione col figlio, alterando in lui la percezione di s?, del caregiver, della loro relazione e del mondo (fig.1). Quindi, come una riedizione dei sentimenti dolorosi vissuti con le relazioni primarie, il genitore impone i suoi vissuti e le sue fantasie al figlio (fig.2).
In tal modo, il figlio verr? caricato di una pesante eredit? genitoriale:? quella? di rinunciare ai suoi bisogni infantili assumendo il ruolo di bambino-adulto, per assicurare al genitore l?idea di essere un buon oggetto d?amore (fig.3). Ovvero, ci? che non gli ? stato trasmesso dai propri genitori. Questa eredit? narcisistica, troppo pesante per il bambino, generer? in lui un forte sentimento di rabbia (fig.4) che verr? espresso attraverso il comportamento tirannico (Ciccone2012)