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La differenza tra solitudine e isolamento: due fenomeni diffusi

La differenza tra solitudine e isolamento:stare bene on solitudine per stare bene con gli altri

 

DIFFERENZA TRA SOLITUDINE E ISOLAMENTO

Essere in solitudine e isolati non ? la stessa cosa. Infatti, solitudine e isolamento connotano stati d?animo molto diversi.La solitudine e ogni esperienza di solitudine ha una sua propria dimensione psicologica e umana, e una sua propria declinazione temporale: aperta, in ogni caso, al futuro, all?avvenire, alle attese e alla speranza; e non invece risucchiata dal presente che, staccato dal passato e dal futuro, contrassegna i modi di essere dell?isolamento che con la solitudine non ha nulla a che fare.

L?isolamento, con la solitudine negativa, nella quale ci si allontana dal mondo, e ci si immerge negli orizzonti di esperienze divorate dall?indifferenza e dal rifiuto di ogni dialogo, e di ogni comunicazione. Non si vuole, e non si ? nemmeno pi? liberi talora, di uscire da una condizione di radicale isolamento che ci rende impossibile la solidariet? con il mondo degli altri, e la comunit? di destino con chi sta male, e chiede disperatamente aiuto. Non ci sono pi? speranze, e non ci sono pi? esperienze che si aprano al futuro, quando si sia imprigionati nelle sabbie mobili di un isolamento che ha, del resto, forme diverse di espressione e di realizzazione.

Dunque, la solitudine ? definita dalla relazione all?altro; cosa che non caratterizza l?isolamento. Si potrebbe dire quindi, che l?isolamento nei riguardi della solitudine ? quello che il mutismo ? nei riguardi del silenzio. Tacere, essere nel silenzio, significa che si ha, o si pu? avere, qualcosa da dire: anche se non si ha voglia di dire nulla; mentre, nel mutismo, non si ha la possibilit? di dire qualcosa. In altre parole, nella solitudine si continua ad essere aperti al mondo delle persone e delle cose, e, anzi, al desiderio, alla nostalgia, di mantenersi in una relazione significativa con gli altri. Invece, questo non avviene nell?isolamento, che si definisce meglio come solitudine negativa, e in cui si ? chiusi in se stessi: perduti al mondo e alla trascendenza nel mondo.

 

ESSERE IN SOLITUDINE E? DIVERSO DAL SENTIRSI SOLI

Essere soli, in assenza di altri, non ha lo stesso significato del sentirsi soli. Si pu? stare fisicamente da soli perch? non condividiamo spazi, pensieri, sentimenti con nessun altro se non con noi stessi. Questa condizione fisica per? non necessariamente si accompagna ad uno stato interiore di solitudine. In questo caso viviamo uno stato interno, temporaneo o costante, che alimenta un sentimento, indipendentemente dalle condizioni esterne, dalla realt? della vita.Lo stato dell?essere in solitudine in s? non ? necessariamente un fatto negativo, ma un modo di concepire il mondo. L?essere in solitudine contempla il modo in cui noi percepiamo il tempo, il modo in cui noi lo riempiamo, scegliendo ci? che vogliamo vivere e far esistere nella nostra vita. Insomma, il modo in cui viviamo lo stato della solitudine ? il riflesso della qualit? del rapporto che abbiamo con noi stessi; ovvero quanto bene (o male) stiamo con noi stessi. La capacit? di star con se stessi indica un buon equilibrio e una capacit? di connettersi con le proprie emozioni senza temere il peggior nemico di noi stessi: noi stessi appunto.

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