Internet è diventato uno strumento indispensabile,per ognuno di noi; ma l’iperconnessione, se da un lato ha ridotto la distanza tra le persone, dall’altro, paradossalmente,ha creato un distacco, un vuoto? ben più grande, tra familiari, coppie, e, soprattutto,tra genitori e figli. Spesso, infatti, smartphone, pc e tablet, sostituiscono il contatto umano, gli sguardi e la comunicazione dal vivo con i nostri cari.Sono tanti i rischi e i pericoli derivantib dall’uso inconsapevole e scorretto della rete da parte di bambini e adolescenti bullismo, cyberbullismo e dalla loro dipendenza vamping, like addiction -. L’uso eccessivo e distorto di internet, infatti, può diventare una patologia e portare anche a forme di ritiro sociale Il fenomeno non riguarda solo i ragazzi, ne sono vittime anche gli adulti. Anzi, spesso il problema nasce proprio nel rapporto tra genitori e figli. ciò che sostiene, ai nostri microfoni, il Prof. Tonioni, che sostiene che non esiste un quantitativo di ore limite di connessione per poter parlare di vera propria patologia da dipendenza patologica da internet,ma la tendenza a passare sul web più tempo possibile, abusandone.
E’ importante sottolineare che uno dei motivi che portano più frequentemente ad abusare della connessione quello per eludere la solitudine cosi’ come è la loro incapacità a vivere l’attesa e la solitudine. Quali sono gli effetti fisici e comportamentali sugli adolescenti assuefatti dal web? La postura un pò ricurva, il volto ha un certo pallore, in tanti casi cè il sovrappeso. Spesso presentano dolori articolari perchè la postura è sempre la stessa. Al di là di questo, e’ interessante sapere che qualsiasi ritirato sociale sviluppa una tendenza all’ipocondria: questo non rivela una fragilità costituzionale ma una tendenza alla persecuzione, a pensare che da qualche parte ha qualcosa di malato e non sa dove. Un altro elemento predittivo di eventuali problemi futuri è il disinvestimento dal corpo per cui anche dalla sessualità, dallo sport da qualsiasi attività fisica, sono i prodromi del ritiro sociale. Il professor Tonioni è uno dei pochi esperti che nell affrontare questo argomento analizza anche le caratteristiche del sistema familiare in cui nascono e crescono gli adolescenti predisposti all’abuso da internet.
Molto spesso dietro a questi ragazzi ci sono problemi familiari di tipo affettivo; dunque, in questi casi internet si pone come strumento protettivo, nel senso che favorisce l’assenza di un rapporto emotivo tra i genitori e il figlio. Nel caso dei figli iperconnessi bisogna pensare che il problema non sta nell iperconnessione ma in nuove forme di assenza genitoriale: troppo spesso i genitori si fanno sostituire come presenza fisica dai tablet e dai telefonini. Un genitore dovrebbe chiedersi perchè non ha voglia di giocare insieme al figlio con il tablet per evitare che lui lo usi per consolarsi. Cosa fanno i genitori per recuperare il controllo del figlio che invece non dovrebbero fare? Generalmente la coppia genitoriale tende a colpevolizzare l’atteggiamento di iperconnessione del figlio, cadendo in dinamiche di controllo.
Questo comportamento è da condannare perchè l’obiettivo non è ridurre un figlio all’obbedienza: se obbedisce in modo passivo accumula rabbia che poi sfogherà da qualche parte. In realtò, la distanza più sana da un figlio è semprenla fiducia e non il controllo, soprattutto quando il figlio adolescente e la vera distanza che i genitori hanno nei confronti dei figli sono i propri sensi di colpa inconsci e inconsapevoli.Se c è un adolescente da una parte cè un genitore in crisi dall altra. Guai a togliere il computer di forza ad un figlio!Le regole non servono a vincere sui figli ma devono servire a fare trattative.Nella trattativa non cè mai assenza genitoriale: nel dare un ordine, uscire di casa e pensare ad un’altra cosa invece si. La trattativa finisce quando si arriva al compromesso, al massimo sforzo possibile da parte di entrambi. E cè crescita!